Dal 2017 “spesometro” trimestrale

Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 24 ottobre 2016, è stato pubblicato il Decreto Legge 193 in materia fiscale che prevede anche misure di contrasto all’evasione. Tra queste la revisione della comunicazione dati ex art. 21 DL 78/2010 (il cosiddetto “spesometro”) che non si è rivelato sufficientemente efficace per supportare le operazioni di controllo ed accertamento.

Le modifiche, che si applicheranno dal 2017, in base al nuovo testo prevedono che in luogo della spedizione su base annuale dello “spesometro” si dovrà fare una comunicazione telematica, su base trimestrale dei dati di tutte le fatture emesse, ricevute e registrate, comprese le bollette doganali e le note di variazione. I dati da comunicare saranno l’emittente ed il destinatario della fattura, il numero e data, l’imponibile e l’aliquota iva.

Le scadenze per la comunicazione saranno le seguenti:

  • Trimestre gennaio – marzo entro il 31 maggio 2017
  • Trimestre aprile – giugno entro il 31 agosto 2017
  • Trimestre luglio – settembre entro il 30 novembre 2017
  • Trimestre ottobre – dicembre entro il 28 febbraio 2018

Il DL 193/2016 introduce inoltre l’art. 21-bis del DL 78/2010 secondo il quale i soggetti passivi sono tenuti a comunicare entro le scadenze riportate nel paragrafo precedente i dati contabili relativi alle liquidazioni periodiche IVA. Ne sono esonerati i soggetti che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione iva o ad effettuare le liquidazioni periodiche. I soggetti che liquidano l’iva mensilmente dovranno inviare il riepilogo delle tre liquidazioni del periodo.

Le modalità operative del nuovo adempimento saranno comunicate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

In un articolo precedente si era parlato dell’introduzione del regime opzionale di fatturazione elettronica a privati. Alla luce delle novità e dei nuovi adempimenti che le imprese ed i professionisti che le seguono devono affrontare dal 2017, ha sempre più senso e convenienza scegliere di aderire al regime di fatturazione elettronica b2b o l’invio telematico dei corrispettivi che permette, tra gli altri benefici, di avere l’esonero dalla presentazione dello spesometro ex art. 21 Dl 78/2010.

La fatturazione elettronica infatti non deve essere vista come un onere aggiuntivo od una complicazione, ma come uno strumento utile a migliorare ed automatizzare i processi all’interno dell’impresa. Ormai tutti i software gestionali sono in grado di emettere fatture elettroniche per la PA, il tracciato record della fattura elettronica PA versione 1.2 è esattamente lo stesso di quello che viene utilizzato per il B2B. Inoltre l’Agenzia delle Entrate a messo a disposizione, in modalità assolutamente gratuita, uno strumento che consente di emettere, inviare e conservare fatture elettroniche (o corrispettivi elettronici) verso PA o Privati. Per accedere basta avere un’utenza Entratel o Fisco online, oppure una CNS (firma digitale piuttosto che tessera sanitaria abilitata per i servizi online), oppure lo SPID (una identità digitale certificata che consente di accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione con un solo account). Grazie a questo strumento, tutti possono fin da subito emettere e conservare a norma fatture elettroniche. Il tempo è lo stesso di emetterle a mano, tramite foglio di calcolo o elaboratore testi, però c’è a monte un sistema di controllo errore, evita duplicazioni o dati inesatti di codice fiscale/partita iva e si saltano poi tutto il passaggio di stampa, consegna al cliente, consegna al proprio consulente per la contabilizzazione. Tutti questi passaggi avverrano in modo assolutamente automatico. Nello stesso modo, maggiore è il numero di aziende che aderiranno a questa opzione, e quindi che emetteranno fatture elettroniche, maggiore sarà la possibilità di ricevere anche le fatture in formato elettronico dai nostri fornitori. Il risultato sarà che anche il ciclo passivo verrà standardizzato e importato in modo sempre più automatico.

Per chi invece ha realtà più strutturate e la necessità di integrare un sistema informativo aziendale per gestrire il flusso di fatturazione attivo e passivo in modalità elettronica, gli investimenti necessari all’imprementazione dovrebbero rientrare nelle categorie di beni che godranno del bonus di iperammortamento, per il quale vi rimando all’articolo dedicato.

Il 31 ottobre è prevista la pubblicazione delle regole tecniche per la fatturazione elettronica tra privati che partià ufficialmente il 1 gennaio 2017, e in quella data avremo le risposte a tutti gli eventuali dubbi che in questa fase di sperimentazione sono sorti, ad ogni modo è difficile vedere degli scenari dove non sia conveniente puntare su questo tipo di soluzione, dando anche uno sguardo al futuro, sia per le imprese che per i professionisti che le seguono.

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