Registratori Telematici e POS: Guida pratica al nuovo obbligo

Con il Provvedimento n. 424470 del 31 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente chiarito le modalità operative per l’attuazione dell’obbligo di integrazione tra registratori telematici (RT) e strumenti di pagamento elettronico (POS), introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 e operativo dall’1 gennaio 2026.

La notizia più importante? Non servirà alcun collegamento fisico tra i dispositivi, ma un semplice abbinamento telematico attraverso l’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”. Vediamo nel dettaglio cosa devono fare gli operatori.

Il contesto normativo

L’articolo 1, commi 74-77, della Legge n. 207/2024 ha modificato l’articolo 2, comma 3, del D.Lgs. n. 127/2015, introducendo l’obbligo di piena integrazione tra il processo di certificazione fiscale e quello di pagamento elettronico.

L’obiettivo del legislatore è chiaro: garantire maggiore coerenza tra gli incassi elettronici effettivamente ricevuti e i corrispettivi certificati, riducendo il rischio di evasione fiscale.

Chi è obbligato?

L’obbligo riguarda:

  • Commercianti al minuto e soggetti assimilati (art. 22, DPR n. 633/72)
  • Artigiani, alberghi, ristoranti e altri operatori che utilizzano RT
  • Tutti coloro che accettano qualsiasi forma di pagamento elettronico (carte di credito/debito, app, wallet digitali, ecc.)

Sono esclusi i soggetti non obbligati alla certificazione dei corrispettivi.

La soluzione: abbinamento telematico, non collegamento fisico

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate nel comunicato stampa del 31 ottobre 2025, la soluzione adottata – frutto del confronto con le associazioni di categoria – non prevede un collegamento fisico tra RT e POS.

Come funziona?

Gli operatori dovranno:

  1. Accedere all’area riservata “Fatture e Corrispettivi” sul sito dell’Agenzia delle Entrate (con SPID, CIE, CNS o credenziali Fisconline/Entratel)
  2. Registrare il dato identificativo univoco di ogni POS utilizzato
  3. Abbinarlo al dato identificativo univoco di ogni RT già censito e attivato
  4. Indicare l’indirizzo dell’unità locale presso cui sono utilizzati gli strumenti

L’operazione può essere effettuata direttamente dal titolare o tramite un soggetto delegato al servizio “Accreditamento e censimento dispositivi”.

Le tempistiche da rispettare

POS già attivi all’1.1.2026

Per i POS con contratto di convenzionamento già in vigore nel mese di gennaio 2026:

  • Scadenza: entro 45 giorni dalla messa a disposizione del servizio web
  • Disponibilità servizio: primi giorni di marzo 2026 (data da comunicare con avviso sul sito)

POS attivati dall’1.2.2026

Per i nuovi POS o modifiche di collegamento successive al 31 gennaio 2026:

  • Inizio: dal 6° giorno del secondo mese successivo all’attivazione
  • Scadenza: entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese (il sabato è considerato non lavorativo)

Esempio pratico: se attivo un nuovo POS l’1 febbraio 2026, dovrò registrare il collegamento dal 6 aprile al 30 aprile 2026.

Nota importante: i collegamenti effettuati entro l’ultimo giorno del mese non sono considerati tardivi.

Memorizzazione e trasmissione dati

Dal punto di vista operativo, il commerciante dovrà:

  1. Memorizzare puntualmente i dati dei pagamenti elettronici al momento della vendita/prestazione
  2. Indicare nel documento commerciale le forme di pagamento utilizzate e i relativi importi
  3. Trasmettere giornalmente all’Agenzia i dati in forma aggregata, con le modalità già operative per i corrispettivi telematici

La buona notizia è che non cambiano le specifiche tecniche già in uso: i dati viaggiano insieme alla normale trasmissione dei corrispettivi giornalieri.

Le sanzioni previste

Il regime sanzionatorio è articolato su più livelli:

Sanzioni principali

  • €100 per ciascun invio (max €1.000/trimestre) per violazioni degli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei pagamenti elettronici (se non incidono sulla corretta liquidazione IVA)
  • Da €1.000 a €4.000 per mancato collegamento del RT agli strumenti di pagamento elettronico

Sanzioni accessorie

Nei casi più gravi di violazioni ripetute o mancato collegamento, possono scattare sanzioni accessorie come la sospensione della licenza o autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Consigli pratici per gli operatori

  1. Non aspettare l’ultimo momento: anche se il servizio sarà disponibile da marzo, conviene familiarizzare subito con la procedura
  2. Verificare i propri RT: assicurarsi che siano già censiti e attivati nell’area riservata
  3. Censire tutti i POS: preparare l’elenco di tutti gli identificativi univoci dei dispositivi in uso
  4. Valutare la delega: se si gestiscono più punti vendita, può essere utile delegare l’operazione al commercialista o a un intermediario abilitato
  5. Monitorare le comunicazioni: seguire il sito dell’Agenzia per la data esatta di disponibilità del servizio

 


Provvedimento Agenzia delle Entrate n. 424470 del 31.10.2025

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