Bonus “iperammortamento” su beni tecnologici

Il disegno di legge di bilancio 2017, stando alle bozze attualmente disponibili, oltre alla proroga del bonus del super ammortamento del 140% prevede una nuova e più elevata agevolazione per talune tipologie di beni tecnologici che saranno individuati da un allegato alla legge. Nel periodo di ammortamento del bene, il contribuente usufruirà infatti, tra deduzione contabile ed extracontabile, di una minor tassazione Ires pari al 24% del 250% del costo.

In entrambi i casi (super e iperammortamento) l’investimento dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre 2017, con possibile slittamento al 30 giugno 2018 a patto che entro il primo termine si concluda il contratto e si versi un acconto del 20%. Fa fede per la realizzazione dell’investimento la data di consegna del bene, così come avveniva in passato, oppure che la costruzione sia stata ultimata e collaudata in caso di cespiti realizzati in appalto.

L’iperammortamento (come già quello del 140%) potrà essere fruito anche per investimenti in leasing, nel qual caso dovrebbe ritenersi che l’ordine e gli acconti di fine 2017 possano essere fatti anche direttamente al fornitore, qualora a tale data non si sia ancora perfezionato il rapporto con la società finanziatrice. Diventa interessante considerare il leasing come strumento per ottenere una deduzione maggiorata rispetto all’intervallo temporale del normale ammortamento. Ad esempio un impianto con ammortamento ordinario previsto in 6 anni attraverso l’acquisto in leasing è possibile ottenere la deduzione in 35 mesi.

L’agevolazione può portare ad un risparmio fiscale del 60% per le imprese: opera solo ai fini Ires (aliquota del 24% dal 1 gennaio 2017 per merito della Legge di Stabilità 2015), l’iperammortamento si traduce in una deduzione effettiva pari al 36% del costo (24% del 150%) oltre alla normale deduzione derivante dalla imputazione a bilancio, che porta il risparmio complessivo al 60% del costo (senza contare l’effetto sull’Irap dell’ammortamento ordinario).

In pratica, per ogni 1.000 euro di investimento, il Fisco farà risparmiare all’impresa, nel periodo di durata dell’ammortamento, almeno 600 euro, e l’onere effettivo sarà pari a 400 euro. Il beneficio si estenderà, nel limite del 140%, anche a investimenti in beni immateriali strumentali che saranno individuati in apposito elenco: si tratterà sostanzialmente di particolari tipologie di software. In questo caso, l’incentivo sarà particolarmente apprezzabile in termini temporali essendo consentito il recupero in soli due esercizi (Art. 103 TUIR).

Per poter usufruire dell’iperammortamento del 150% è necessario fornire apposita autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000 attestante che si tratta di beni riconducibili all’elenco che sarà allegato alla legge e che hanno particolare valore per l’organizzazione produttiva o della rete di vendita dell’azienda. Nel caso l’ammontare dell’investimento superi il milione di euro sarà necessario produrre apposita perizia giurata. Questa autocertificazione (o perizia giurata), i cui contenuti saranno poi esplicitati in sede di pubblicazione della legge, dovrà essere redatta entro il termine dell’esercizio di entrata in funzione del bene.

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