Fattura elettronica B2B obbligatoria

Fattura elettronica

Ieri (18 ottobre 2017) è stata appovata dal CdM in bozza la legge di Bilancio 2018, che tra le altre novità, ha esteso l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica in due tempistiche ben definite:

  • dal 1° luglio 2018 sarà obbligatoria per le cessioni di carburanti e per le prestazioni di subappalti nel settore pubblico;
  • dal 1° gennaio 2019 il meccanismo sarà obbligatorio per tutte le operazioni effettuate B2B (quindi verso tutti i soggetti che hanno una partita iva).

Fino ad oggi la fattura elettronica, in formato xml e veicolata attraverso il Sistema di Interscambio (sistema utilizzato per l’invio anche delle liquidazioni periodiche iva e della comunicazione dati fattura cd. spesometro di quest’anno) era obbligatoria per le operazioni poste in essere nei confronti della pubblica amministrazione da giugno 2013, mentre dal 1° gennaio 2017 è data la facoltà di utilizzarla anche per le operazioni con soggetti passivi e privati (B2B e B2C), aprendo di fatto la possibilità a tutti di utilizzare il Sistema di Interscambio.

Cosa cambierà dunque dal 2019?

Prima di tutto ci sarà un formato ed un canale di ricezione unico per tutte le le fatture. Viene eliminato il duplice problema della “raccolta” della documentazione dei clienti, che si trovavano a ricevere le fatture in modalità assolutamente differenti e inoltrarcele con i mezzi più disparati: mail, posta ordinaria, consgnate a mano, fax ecc… Successivamente si risolve il problema del data entry, che costringeva al lavoro manuale di inserimento del documento e poi una fase di verifica della correttezza del dato inserito.

Con il formato unico i dati delle fatture saranno importabili direttamente nei gestionali di contabilità, anagrafiche, numero e data fattura, valore degli importi imponibili e iva. Questo consentirà una registrazione pressochè automatica delle fatture. Tuttavia è opportuno ritenere che il tempo dedicato al data entry non si azzererà completamente, perchè l’operatore dovrà comunque intervenire per definire quale codice di piano dei conti utilizzare per il servizio o la merce acquistata, in base anche alla relativa deducibilità fiscale, la % di detrazione iva.

Molto probabilmente con il passare del tempo, andando a creare delle correlazioni standard tra il piano dei conti e una codifica universalmente riconosciuta dei prodotti o servizi, oppure attraverso degli algoritmi particolarmente efficaci, sarà possibile ridurre sempre di più il tempo dedicato dall’operatore nella contabilizzazione della fattura, però a mio avviso passarà ancora diverso tempo prima che sia un processo totalmente automatizzabile.

Sicuramente il risparmio di tempo ci sarà fin da subito, questo è innegabile, anche perchè se grazie allo strumento della fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate potrà conoscere in tempo reale i flussi iva, adempimenti come comunicazioni periodiche iva, comunicazioni dati fattura (che altro non sono stati se non la trasformazione in linguaggio fattura elettronica dei documenti analogici), e addirittura dichiarazioni iva con la relativa stampa dei registri diventeranno obsoleti ed inutili.

Questo tempo guadagnato non sempre è visto bene, almeno stando a sentire le considerazioni di colleghi in merito all’argomento, perché si può trasformare in una riduzione dei fatturati  perché il cliente chiederà inevitabilmente sconti sulla gestione e ci sarà anche l’ingresso sul mercato di nuovi competitors che presenteranno offerte di gestione della contabilità a prezzi davvero irrisori. Questo provocherà la riduzione del personale di studio ecc ecc.

A mio avviso invece questa è l’opportunità che finalmente abbiamo per toglierci di dosso il peso degli adempimenti a favore dell’Agenzia Entrate, che agli occhi del cliente non “valgono” nulla, e dedicarci ad operazioni che ci generano maggior valore ma che anche il cliente percepisce come valore aggiunto. Formare il personale in attività assolutamente più qualificanti del data entry per affiancarci a fare analisi di controllo di gestione, revisione dei processi aziendali, assistere i clienti nelle loro richieste e necessità. Tutte cose che ci piacerebbe fare anche ora, e che facciamo anche ora ma sempre cercando di ritagliarci tempo nel mezzo della gestione degli adempimenti obbligatori.

Operativamente con il nostro Studio abbiamo scelto di emettere, dal 2017,  tutte le fatture in formato elettronico via Sistema di Interscambio, chiedendo ai nostri fornitori di fare lo stesso nei nostri confronti. Abbiamo messo a disposizione dei nostri clienti che hanno voluto anche loro sperimentare questo strumento di un canale di un sistema di invio e un sistema di ricezione delle fatture elettroniche (infinitamente più comoda della gestione via PEC). Questa “palestra” ci ha consentito da una parte di prendere confidenza con lo strumento e dall’altra dimostrare ai nostri clienti (e fornitori) che la fattura elettronica non deve essere vista come uno spauracchio o come una complicazione nella gestione amministrativa e contabile, ma come uno strumento che poteva essere utilizzato anche come vantaggio competitivo fino a che era un regime opzionale, tra cui:

  • migliore accesso al credito dato dalla certezza degli importi e emissione del documento;
  • trasparenza fiscale e quindi immagine di azienda sana e innovativa;
  • Invio (e ricezione) delle fatture mediante un unico canale e immediatezza dell’acquisizione del documento.

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